Diario Irlandese: I'm Shipping up to Boston

Chi non muore si rivede! Chiedo perdono ai miei tre lettori (sono ottimista sul numero!) per la lunga pausa. Quello che posso portare in mia difesa è che in questo lasso di tempo ho effettuato nell'ordine:

- un trasloco di casa (in cui ho internet solo da due settimane!)
- una trasferta con partecipazione ad una conferenza.

Ma procediamo con ordine. La mia nuova casa, dove mi sono trasferita una volta terminato il contratto con la residenza per studenti, si trova nella zona del porto. La nuova location mi piace molto, perché adesso sono praticamente nel centro cittadino e quindi tutto o quasi è a portata di mano. Senza contare il fatto che adesso quando esco di casa la mattina ho la vista sul fiume, il che mi dà finalmente la sensazione di vivere in una città sul mare!

La nuova vista davanti casa mia... non male!

Secondo importantissimo avvenimento è stato il viaggio che ho fatto per motivi di studio/lavoro, cioè ho partecipato ad una conferenza in... America!! Più precisamente a Boston!!

Prima del lavoro serioso ho potuto dedicare un fine settimana a visitare la città di Boston. I più pignoli possono obiettare che Boston non c'entra molto con l'Irlanda e quindi con questo blog. A questo posso rispondere con il fatto che Boston ha vissuto una nutrita immigrazione irlandese durante la famosa Carestia delle patate del diciannovesimo secolo (in città c'è anche un monumento dedicato alla carestia, di cui purtroppo non ho una foto, chiedo perdono!).

Non starò a descrivere qui tutto quello che ho fatto e/o ho visto perchè penso che Wikipedia sarebbe molto più esaustiva di me. Comunque, Boston è definita come una della città americane più "europee", nel senso che ha ancora molti edifici storici, non è esageratamente grande (non come New York, per intenderci) ed è molto compatta e facile da girare a piedi. Nonostante ciò, siamo in tutt'altra parte del mondo, e la differenza si sente. Mi ci sono voluti un paio di giorni prima di cominciare a camminare per le strade senza avere la testa costantemente in su, persa a pensare quanto fossero alti i grattacieli! Oh, oltre a un certo numero di pub irlandesi Boston consta anche di un quartiere italiano (dove ho potuto bere il primo caffè decente in mesi!).